I Critici

Vittorio Sgarbi

Dopo de Chirico Petros, altro artista greco, ha scelto l'Italia come patria ideale. È infatti evidente che se per il mondo antico la Grecia ha il primato nelle arti, nel modo moderno questo primato è dell'Italia. E un pittore in Italia trova le corrispondenze, i collegamenti ideali, le trame con gli artisti della più varia invenzione.
Petros ha guardato tutte le avanguardie della prima metà del secolo, ma si è particolarmente appassionato alle infinite variazioni del Surrealismo che hanno riflesso le esperienze dei grandi pittori del Rinascimento e del Barocco. Le sue composizioni sembrano generate da una estensione del pensiero di de Chirico attraverso Magritte, Dalì, Max Ernst, Matta,Victor Brauner, Wilfred Lam, in una sintassi frenetica, jazzista, che corrisponde alla necessità di sentire il proprio tempo.
È un ritmo nel quale Petros sente di trovare le ragioni di una complessità di relazioni, una sintesi di musica, pittura e poesia nella quale entrano Raffaele Carrieri e Alexandre lolas, Vanni Scheiwiller e lannis Ritsos, Wilfred Lam e Odisseas Elytis.
Si tratta di una dimensione umanistica che innalza la condizione del pittore, come aveva voluto de Chirico, a quella di uomo di pensiero, in una integrazione compiuta che trasforma il significato della pittura.
Ed è significativo che l'opera di Petros si possa vedere in Castello Sforzesco, poco lontano dalle opere di Leonardo, che per primo avvertì che “la pittura è cosa mentale”.

Presentazione della mostra ITINERARI svoltasi a Milano nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco,
Milano dal 6 al 20 dicembre 2007.

Vittorio Sgarbi
Assessore alla cultura

 

 


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